Preghiera in famiglia per il lavoro - «Coraggio, sono io, non abbiate paura!» Nulla sarà come prima …
dal sito http://sociale.diocesidicomo.it proponiamo il materiale per il primo maggio 2020, festa dei lavoratori.
A causa dell’emergenza sanitaria, quest’anno non è stato possibile come
al solito organizzare un momento pubblico di riflessione e preghiera per
il primo maggio, memoria di San Giuseppe e festa dei lavoratori.
Proponiamo per questo primo maggio 2020, in quarantena e con gran parte
del mondo del lavoro fermo o comunque chiuso in casa, una preghiera per
il lavoro domestica. Oltre allo schema di preghiera sul sito della pastorale sociale e del lavoro della diocesi troviamo un articolo che da il senso di questo primo maggio così particolare e il messaggio dei vescovi «Il lavoro in un’economia sostenibile».
«CORAGGIO, SONO IO, NON ABBIATE PAURA!»
Nulla sarà come prima …
Preghiera in famiglia per il lavoro – 1 maggio 2020
Per prepararsi alla preghiera
Uno
dei genitori o dei familiari fa da guida e altri da lettori. Si può
preparare un vaso di fiori e un cero. Si inizia con un tempo di silenzio
per creare il clima di preghiera.
Introduzione
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
L’emergenza
seguita alla diffusione del Covid-19 ci sta insegnando che le vicende
dell’esistenza rimescolano le carte a volte in maniera improvvisa,
rivelando la nostra realtà più fragile. Ci ha fatto comprendere quanto è
importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare
squadra per essere più forti di fronte a rischi ed avversità.
L’emergenza sanitaria porta con sé una nuova emergenza economica. Nulla
sarà come prima … È con questa preoccupazione nel cuore che ci
apprestiamo a celebrare la Festa del 1° maggio di quest’anno.
(dal Messaggio dei Vescovi per la Festa del 1° maggio 2020 «Il lavoro in un’economia sostenibile»)
Preghiamo
O
Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato l’uomo a cooperare con il
lavoro al disegno della creazione, fa’ che per l’intercessione e
l’esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci
affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per il Cristo nostro
Signore. Amen.
In ascolto della Parola di Dio
Alleluia. Alleluia.
Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la tua Parola.
Alleluia. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo
Subito
dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo
sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la
folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se
ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da
terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul
finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.
Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: “È
un fantasma!” e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro
dicendo: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”. Pietro allora gli
rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle
acque”. Ed egli disse: “Vieni!”. Pietro scese dalla barca, si mise a
camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era
forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: “Signore,
salvami!”. E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di
poca fede, perché hai dubitato?”. Appena saliti sulla barca, il vento
cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui,
dicendo: “Davvero tu sei Figlio di Dio!”.
Proposta di condivisione del Vangelo
Il
mare nella Bibbia rappresenta spesso ciò che ci fa paura. A maggior
ragione il mare in tempesta. Le immagini della tempesta e del “siamo
tutti sulla stessa barca” sono state molto usate in questo tempo di
pandemia e lo saranno probabilmente anche nella crisi economica
conseguente. Il vento contrario, le onde, l’acqua che sale e avvolge
sono tutti elementi che parlano della paura, del disorientamento, della
fatica di vedere come se ne uscirà. Non solo dalla crisi strettamente
sanitaria, ma anche dalle sue conseguenze sulla nostra vita e sul mondo
del lavoro. Ed ecco che il “Coraggio, sono io, non abbiate paura!” è per
noi, in questo primo maggio 2020. Ed ecco che le acque della crisi non
vengono tolte dal nostro cammino come davanti a Mosè e al popolo in fuga
dall’Egitto, perché sappiamo che sarà lunga e non sarà facile, ma siamo
chiamati a camminarci sopra, a stare e fare i nostri prossimi passi
nella crisi, dentro questo difficile passaggio. Ma insieme, come Chiesa e
come società, custodendo quella Parola e quella presenza nella nostra
storia: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”.
Invocazioni
Eleviamo
al Padre le nostre preghiere, per intercessione di San Giuseppe,
patrono universale della Chiesa e protettore dei lavoratori, perché il
mondo sia guidato nella via della giustizia e della solidarietà. Salvaci, Signore.
«Nulla sarà come prima per le famiglie che hanno subito perdite umane» (dal Messaggio dei Vescovi). Preghiamo per tutti i defunti, in particolare per i morti causati dall’epidemia, e per i loro famigliari. Salvaci, Signore.
«Nulla sarà come prima per chi è stremato dai sacrifici in quanto operatore sanitario».
Preghiamo per chi fa un lavoro di cura, in particolare per i medici e
gli infermieri dei reparti Covid, e per i malati da loro assistiti. Salvaci, Signore.
«Nulla sarà come prima anche per il mondo del lavoro, che ha prima rallentato e poi ha visto fermarsi la propria attività. Già
si contano danni importanti, soprattutto per gli imprenditori che in
questi anni hanno investito per creare lavoro e si trovano ora sulle
spalle ingenti debiti e grandi punti interrogativi circa il futuro della
loro azienda». Preghiamo per imprenditori e lavoratori, in pena per il loro futuro. Salvaci, Signore.
«Nulla
sarà come prima per i settori che sono andati in sofferenza e vivono
l’incertezza del domani: si pensi al turismo, ai trasporti e alla
ristorazione, al mondo della cooperazione e del Terzo settore, a tutta
la filiera dell’agricoltura e del settore zootecnico, alle ditte che
organizzano eventi, al comparto della cultura, alle piccole e medie
imprese che devono competere a livello globale e si vedono costrette a
chiusure forzate, senza poter rispondere alla domanda di beni e
servizi». Preghiamo per la nostra società, chiamata nelle sue varie
componenti ad affrontare la crisi. Salvaci, Signore.
«Nulla
sarà come prima per tutte le realtà del Terzo settore e particolarmente
quelle afferenti al mondo ecclesiale. Già in queste settimane abbiamo
registrato gravi difficoltà nel sostenere gli oneri economici di queste
imprese (scuole paritarie, case di riposo, cooperative sociali …),
soprattutto nei confronti di coloro che vi lavorano». Preghiamo per la Chiesa, popolo di Dio, e in particolare per tutte le persone impegnate in vari modi nel sociale. Salvaci, Signore.
Padre
misericordioso, accogli le nostre invocazioni perché possiamo aprire il
nostro cuore alla speranza e riprendere il nostro cammino confortati
dalla certezza della tua presenza e della tua grazia. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
Preghiera del lavoro per il 1 maggio 2020 (vedi foglio allegato)
Benedizione
Il
Signore Gesù, che visse e lavorò nella casa di Nazareth, ci benedica,
rimanga sempre con noi, ci preservi da ogni male e ci conceda un cuor
solo e un’anima sola. Amen.