Pastorale Giovanile

Per i preadolescenti e i giovani della nostra Valle, è coinvolta, oltre ai preti e alle suore, una bella equipe di giovani e adulti delle diverse parrocchie, che progettano e propongono gli incontri e le esperienze per i ragazzi e le ragazze delle diverse età:

  • i preadolescenti: coloro che hanno terminato la mistagogia, e iniziano a vivere l’età dei cambiamenti (13-14enni)
  • gli adolescenti: quelli che frequentano le superiori e sono invitati a collaborare come animatori negli oratori
  • i giovani: i maggiorenni che, affacciandosi all’età adulta, guardano alla loro vita con più responsabilità.

Alcuni appuntamenti sono proposti a livello diocesano, altri a livello vicariale, altri a livello di Valle.

Gli scopi degli incontri in Valle sono

  • offrire molteplici spunti di aggregazione, divertimento, scoperta, riflessione, ascolto e crescita
  • confrontarsi con la proposta cristiana con più consapevolezza
  • conoscersi meglio, evidenziando le proprie idee, i desideri, i valori, e anche la resistenze, i dubbi, le fatiche
  • sentirsi protagonisti delle proprie scelte e capaci di mettersi a servizio nella comunità.

Cf. Diocesi di Como, CHE COSA CERCATE? Progetto diocesano di pastorale giovanile
Cf. Diocesi di Como, Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, cap. 11: La proposta educativa dopo la mistagogia.
Cf. sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org

Avvisi

Vangelo Ragazzi: Vera acqua per vera sete

Vangelo Ragazzi: Vera acqua per vera sete

Videovangelo della domenica in cartoni animati

Videovangelo bambini III dom TQ anno A

Anche noi vogliamo capire

Come acqua che disseta

Lo sapete tutti: senz’acqua la vita non esisterebbe.
Ma gli esseri umani hanno sete di molte cose: considerazione, affetto, risposte, saggezza, spiritualità…

Gesù è l’acqua viva che può dissetare il mondo.

PER CAPIRE

 

• Dammi da bere. La richiesta di Gesù non è così ovvia. I buoni ebrei non rivolgevano la parola ai samaritani, visto che essi adoravano Dio su alcuni monti della regione e non in Gerusalemme. Gesù restituisce dignità a questa donna, dimostrando di conoscerla meglio di quanto lei possa immaginare, e a tutto il suo popolo: la salvezza che sta annunciando è per tutti!
• Il Messia. È lui l’inviato di Dio che ha il compito di parlare a suo nome e di ripristinare la giustizia. Dio è ovunque, spirito e verità; nessuno si può arrogare il diritto di lasciare fuori coloro che compiono il bene, in nome di un privilegio passato o di una presunta superiorità.
• La parola della donna. La donna non può tacere la gioia dell’incontro con Gesù. Diventa l’esempio di tutti i discepoli, che con la vita testimoniano di aver ricevuto un dono unico e liberante: Gesù è qui perché abbiamo la vita, piena ed eterna, come acqua che soddisfa ogni sete del mondo.

L’IMPEGNO
Siamo noi l’acqua che può togliere la sete di una persona a noi cara!

Guardiamoci attorno e individuiamo una buona azione che le può dare sollievo.

Ne sarà felice, e certamente ci contagerà con un bel sorriso di riconoscenza.

La riflessione (commento a cura di Maria Teresa Visonà)

Oggi il Vangelo ci parla di acqua.

Sappiamo tutti quanto importante sia questo elemento per vivere... pensate che il nostro corpo è formato da circa il 70-80% di acqua! L'acqua inoltre lava, purifica, irriga, disseta, feconda, dà ristoro.

Capite anche voi che senza l'acqua non esisteremmo nemmeno noi...

Non occorre che vi dica io quante volte abbiamo sete durante la giornata... le vostre mamme potrebbero essermi testimoni su quanto spesso chiedete loro da bere!

Probabilmente voi non chiedete solo acqua (e questo è un guaio...) ma aranciata, coca cola, bibite di ogni genere e tipo... oggi invece noi, qui, parleremo solo di acqua perché, quando è vera sete, è solo l'acqua che può dissetare!

Il Vangelo ci presenta l'incontro di Gesù con la donna samaritana, avvenuto a Sicar.

In questa antica città la tradizione vuole che Giacobbe abbia costruito un pozzo e lì questa donna va quotidianamente ad attingere acqua. Quel giorno vi trova Gesù, seduto, affaticato per il viaggio. Egli subito le dice: “Dammi da bere”.

Vorrei premettere che tra Samaria e Giudea non c'erano buoni rapporti di amicizia, tutt'altro... i giudei consideravano infedeli i samaritani perché adoravano altri dei.

Gesù, giudeo, rivolge comunque la parola a questa persona samaritana che è, per di più, donna! Comportamento impensabile in quel tempo... ma il nostro Maestro non ha paura.

Quando vede un essere umano lui non si tira indietro perché ama. Ci ama tutti. Non si ferma mai davanti a qualcuno per dei pregiudizi.

Gesù, pur non avendola mai vista, conosce tutto di lei, conosce la sua sofferenza, il suo disagio nei confronti degli altri, la sua solitudine, il suo desiderio di dare un senso alla propria vita e proprio per questo lui è lì: vuole farle conoscere l'amore di Dio.

E così la fa parlare, non giudicandola, ma facendola sentire considerata e rispettata, anche se sapeva che la vita di quella donna era stata abbastanza disordinata: aveva avuto cinque mariti ed ora viveva assieme ad uno che non era suo marito.

Le dice allora: “Dammi da bere”. A mezzogiorno, infatti, col sole bruciante, aveva bisogno di saziare la sua sete, di recuperare le forze per continuare la sua missione.

Però, non so se avete notato... dopo questa richiesta, Gesù non beve!

Ma allora di cosa aveva sete? Aveva “sete”, aveva cioè “bisogno” di dare conforto, comprensione, speranza ad una persona che necessitava di essere ascoltata ed amata.

Gesù ha “bisogno” del nostro cuore perché lo vuole riempire del suo amore.

La Samaritana risponde: “Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». E Gesù: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».

E la donna:«Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva?».

E Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna».

Ma di che acqua parla Gesù? Non certo dell'acqua del pozzo, vi pare? Perché, una volta finita, sarebbe stato necessario andare a riprenderla...

Gesù parla di se stesso. È lui la sorgente d'acqua viva che può saziare il desiderio di amore di ogni persona.

È lui l'acqua che ci fa vivere, è Cristo Gesù, è lui il dono di Dio: è l'acqua della bontà, della misericordia, della giustizia, della vicinanza di Dio nella nostra vita.

Gesù è acqua viva, non stagnante! Pensate alle paludi in cui l'acqua c'è, ma è sporca per cui porta microbi, infezioni, epidemie...
Gesù non è come quest'acqua, NO!

Lui è un'acqua di sorgente, un'acqua zampillante che, dove scorre, porta la vita.

Avete mai visto una sorgente di montagna? È bellissima. Sgorga dalla roccia e, man mano che scende, si trasforma in piccolo ruscello, fiumiciattolo, torrente... e tutto intorno la vegetazione è meravigliosa perché irrigata!

Questa è l‘acqua viva, questa è l'acqua a cui si paragona Gesù: dove passa lui nasce la vita, la bellezza, la bontà, la pace, la gioia.

Man mano che la Samaritana parla con Gesù, capisce chi lui è, capisce che la sua vita può cambiare se aderisce a lui, se decide di aver fede proprio in lui.

Lei aveva avuto il privilegio e l'onore di incontrare il Messia tanto atteso...

A lei che, prima di questo incontro, aveva la preoccupazione di non doversi più recare al pozzo per attingere l'acqua, Gesù fa una delle promesse più grandi: “Chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno” perché sazio del Suo amore.

Naturalmente chi è sazio di qualcosa, chi ha nel cuore la gioia immensa di avere trovato quello che cercava, non esita ad andarlo a comunicare a tutti!

Penso succeda anche a voi... quando avete una bella notizia, ad esempio quando avete preso un bel voto, penso che non riusciate a tenerla per voi! Penso che la prima cosa che facciate sia quella di andare di corsa a casa a dirlo a mamma e papà!

Così fa la Samaritana che corre al villaggio per raccontare a tutti quello che era successo. E molti credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Cari bambini, dopo avere ascoltato questo Vangelo capiamo che è questo quello che ci viene chiesto: saziarci con l'acqua pura che è Gesù leggendo quotidianamente il Vangelo, imitandolo nei suoi atteggiamenti, mettendo in pratica le sue parole, essendo come lui ci vuole.

Ci viene chiesto di essere acqua pura che “lava via” ogni indifferenza, ingiustizia, prepotenza, bruttezza, ci viene chiesto di essere acqua di sorgente che ci permette di saziare la sete di tutti quelli che ogni giorno incontriamo, ci viene chiesto di essere acqua che rende bello il mondo.

L'acqua che dona la vita eterna ci è stata donata nel giorno del nostro Battesimo, giorno in cui Dio ci ha trasformati e riempiti della sua grazia.

Non dobbiamo mai dimenticare questo grande dono e nemmeno dobbiamo andare in cerca di pozzi le cui acque non sono pulite e non dissetano.

Se così fosse, ricordiamoci sempre di questo Vangelo che non è solo per la Samaritana, ma è anche per noi. È Gesù che ci parla.

Questo tempo di Quaresima è l'occasione buona per avvicinarci a Lui, incontrarlo nella preghiera, parlare con Lui, ascoltare Lui. È l'occasione buona per vedere il suo volto nel volto dei nostri amici ma anche dei nostri “nemici”.

Sarà così che potremo “vivere ogni giorno il nostro Battesimo”e dissetarci alla fonte della Parola di Dio.

Vedrete che scoprirete la gioia di diventare strumenti di pace in ogni ambiente che vi troverete a frequentare: chi avrà sete e vedrà la vostra acqua zampillare verrà a voi e voi lo porterete a Gesù.

La vignetta di Fano

 

Alcune chiavi di lettura dell'immagine

Lo sguardo della donna samaritana cambia quando incontra Gesù. Qualcosa si è illuminato per sempre nella sua storia, nel suo volto, nei suoi occhi.

Quando ci incontriamo con Cristo, il pozzo che sazia la nostra sete, finiamo per trasformarci. Lei non sarà mai più la stessa. Il suo passato è stato superato, ora inizia una nuova fase, in cui viene irradiata luce.

Lasciamo in questo tempo quaresimale spazio per incontri di qualità con il Signore. Preghiera, adorazione, contemplazione del mistero di Gesù che cammina verso la Croce, possono aiutarci in questo nuovo modo di guardare e di stare nel mondo. Per poi annunciare, come la donna samaritana, con CHI ci siamo incontrati.

Non dimentichiamoci: la Quaresima è camminare assetati alla ricerca dell’acqua viva


#Strade Dorate: Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.



Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.

Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica 15 marzo 2020 per i ragazzi


Attività da fare in famiglia: Spark



Una attività facile per spiegare la quaresima ai bambini: vedi il video tutorial e prova anche tu ...

14/03/2020 Categoria: Torna all'elenco