Cara suor Chiara, mi chiamo Luigi e sono uno studente delle
scuole superiori. Volevo chiederle ma che legame c’è tra l’ambiente e la
fede? A scuola nell’ora di religione ci hanno parlato dell’enciclica
Laudato sì, in cui Papa Francesco si sofferma sull’ambiente, sulla
necessità di rispettare la natura e adottare comportamenti responsabili.
Alcuni miei compagni fanno parte del gruppo Friday for future, e
seguono le proteste di Greta Thunberg. Di fronte ai cambiamenti
climatici e all’inquinamento però è facile sentirsi impotenti, mi
sembrano cose troppo grandi perché noi possiamo davvero cambiare
qualcosa, che cosa ne pensa?
Papa Francesco, nella sua enciclica Laudato sì,
pone sulle labbra di molti fratelli il medesimo tuo interrogativo, caro
Luigi. La sua risposta è quanto mai eloquente: «La scienza e la
religione, che forniscono approcci diversi alla realtà, possono entrare
in un dialogo intenso e produttivo per entrambe. Se teniamo conto della
complessità della crisi ecologica e delle sue molteplici cause, dovremmo
riconoscere che le soluzioni non possono venire da un unico modo di
interpretare e trasformare la realtà. È necessario ricorrere anche alle
diverse ricchezze culturali dei popoli, all’arte e alla poesia, alla
vita interiore e alla spiritualità. Se si vuole veramente costruire
un’ecologia che ci permetta di riparare tutto ciò che abbiamo distrutto,
allora nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere
trascurata, nemmeno quella religiosa con il suo linguaggio proprio.
Inoltre la Chiesa Cattolica è aperta al dialogo con il pensiero
filosofico, e ciò le permette di produrre varie sintesi tra fede e
ragione» (62-63).
Nessuna cultura e religione è, dunque, estranea a tale problematica,
poiché l’obiettivo è salvare la nostra casa comune dallo sfruttamento
omicida e contribuire a renderla sempre più bella, abitabile,
rispondente alla vocazione primigenia che ha ricevuto. Ma c’è di più. La
fede cristiana offre una lettura cristologica della creazione: tutte le
cose sono state create in Cristo. San Paolo nella sua lettera ai
Colossesi lo afferma con chiarezza: «Per mezzo di lui (Cristo ndr)
sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e
Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di
lui.Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui». (1,16-17).
Dunque al centro della creazione c’è Cristo nel quale tutte le cose
sono e verranno ricapitolate. Alla fine dei tempi, anche la creazione,
purificata e liberata dal limite e dalla morte, parteciperà della gloria
di Cristo Risorto, per l’eternità. Non vi è separazione, quindi, tra
umanità e creazione, tra madre terra e cosmo in senso lato. In Cristo
ogni creatura vive ed è “interconnessa”, come si usa dire ai nostri
giorni: tra l’insetto che vive nell’orto di casa e la grande foresta
amazzonica, così come tra i grandi ghiacciai dell’Artide e le
popolazioni che vivono all’equatore all’uomo c’è profonda connessione.
«Noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e
formiamo una sorta di famiglia universale, – evidenzia la Laudato sì –
una comunione sublime che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole e
umile. Voglio ricordare che “Dio ci ha unito tanto strettamente al mondo
che ci circonda, che la desertificazione del suolo è come una malattia
per ciascuno, e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse
una mutilazione”».
L’attenzione ecologica riguarda ogni persona ad ogni latitudine e
longitudine del pianeta. Ben venga l’impegno coraggioso di Greta
Thunberg. Comprendo tuttavia, il tuo interrogativo: «Ma noi, cosa
possiamo fare per dare il nostro contributo ad una problematica così
grande?» Ebbene, Luigi, anche noi possiamo aiutare a difendere la nostra
casa comune dall’inquinamento e dallo sfruttamento sregolato delle
risorse: Come? Attuando piccole scelte alternative, secondo le nostre
possibilità: raccogliendo, ad es., con scrupolosa attenzione la
spazzatura differenziata; usando i mezzi pubblici, oppure condividendo
la stessa automobili; se il tratto è breve, privilegiare le biciclette o
addirittura camminando. Per quanto riguarda la spesa domestica potremmo
scegliere con consapevolezza ecologica prodotti idonei per le pulizie,
cibi possibilmente Km zero cucinati con ingredienti naturali e nostrani;
coltivare, dove è possibile, orti o giardini; evitare cibi conservati
in confezioni non riciclabili; non bruciare sfalci o immondizia; il fumo
non è certamente a favore dell’ambiente; non sprecare inutilmente
l’energia elettrica in casa, quando non è necessario; proteggere le
creature piccole o grandi, rispettare l’equilibrio delle coltivazioni,
senza modificarne l’aspetto genetico.
Forse non tutto è a nostra portata di mano…. A noi il compito di individuare i “piccoli passi possibili”.