Liturgia

Per una dignitosa e fruttuosa celebrazione dei riti sacri, e per permettere a tutti i partecipanti di sentirsi coinvolti in modo attivo e consapevole, in tutte le nostre parrocchie sono presenti diversi uomini e donne che con passione e fedeltà si prendono cura delle varie chiese e delle celebrazioni:

  • i sacristi e i loro collaboratori
  • gli addetti alle pulizie, alla manutenzione degli impianti, ai fiori
  • coloro che accolgono le persone in chiesa
  • gli animatori del canto e della musica (organisti, cantori…)
  • i lettori
  • i ministri straordinari della Comunione
  • i ministranti (chierichetti) e chi li guida
  • i ragazzi che raccolgono le offerte

In base alle necessità si potranno convocare riunioni periodiche dei diversi volontari, anche per una migliore formazione liturgica e per concordare scelte comuni.

Avvisi

LA PAROLA È LA MIA CASA - «Mi ami più di queste cose?». Ritrovare la motivazione per cui viviamo e ci impegniamo: le persone che amiamo

LA PAROLA È LA MIA CASA - «Mi ami più di queste cose?». Ritrovare la motivazione per cui viviamo e ci impegniamo: le persone che amiamo

Aprendo il collegamento è possibile scaricare il testo distribuito nelle chiese insieme agli avvisi parrocchiali.

Terza Domenica di Pasqua C - Del Giorgio don Andrea.pdf

 

Il vangelo, che accompagna questa settimana il nostro cammino pasquale alla ricerca della presenza del Risorto nella nostra comunità, è particolarmente ricco di simboli e segni. Fa parte del capitolo 21 del vangelo secondo Giovanni ed è stato scritto, come una sorta di appendice, una decina di anni dopo le pagine precedenti. Tra i numerosi elementi possiamo notare una comunità incompleta (sono 7 su 11, dove sono gli altri?) e che, in un certo senso, sta regredendo a prima dell’incontro con Gesù, la novità si è scolorita e si torna alle vecchie abitudini e attività. Per questo essa è in crisi (la pesca infruttuosa). Poi la presenza del Risorto (non riconosciuto dall’inizio) e la pesca miracolosa (153, secondo alcuni biblisti, sarebbe il numero di specie ittiche conosciute all’epoca … ha quindi un significato universale), che è il ritorno ad una azione missionaria abbandonata dalla comunità. Vi sono poi alcuni simboli che fanno riferimento ai sacramenti del battesimo e dell’eucaristia (che proseguono i segni dell’acqua e del sangue che escono dal fianco destro del crocifisso): la veste indossata da Simon Pietro prima di buttarsi in acqua significa forse la riappropriazione del proprio battesimo e della propria vocazione missionaria, la condivisione dei pesci (in parte frutto umano della pesca, in parte forniti dal Risorto stesso) e del pane non può non richiamare il capitolo del pane di vita. Infine Simon Pietro è chiamato a “rimediare” al triplice rinnegamento con una professione di fede tutta basata sul cammino relazionale con Gesù. Particolarmente interessante per le nostre vite quotidiane e di comunità è la prima domanda, anche se da intendere bene… «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?»: la traduzione è imprecisa … letteralmente sarebbe “mi ami più di queste cose”. Cosa sono “queste cose”? Evidentemente non gli altri discepoli presenti ma i pesci appena pescati. Gesù sta chiedendo a Pietro, e attraverso lui a tutta la sua Chiesa, se ama di più Lui o i successi pastorali e le tante belle iniziative che si possono fare. È un invito, rivolto alla comunità cristiana e alle famiglie, a riscoprire il motivo vero per cui si fanno le cose, per cui si lavora, per cui si è sempre di corsa. Motivo che troviamo nella persona di Gesù ma anche nelle persone che amiamo e che condividono con noi la vita.
 

30/04/2022 Categoria: Torna all'elenco