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Vangelo Ragazzi: Passare da Gesù
Videovangelo della domenica in cartoni animati
Videovangelo bambini 4 dom TP anno A
Anche noi vogliamo capire
Il pastore e le sue pecore
Gesù oggi si paragona a un buon pastore che tiene a ogni sua
pecora, la chiama affettuosamente per nome e la guida ai pascoli
migliori. Attraverso di lui, come se fosse una porta sempre aperta, gli
esseri umani possono raggiungere la pienezza della vita: benessere,
gioia e pace in questo mondo e in quello futuro, quando saremo con Dio.
PER CAPIRE
-
- Le sue pecore. Gesù ha notato una notevole
differenza tra i guardiani stipendiati e i proprietari delle pecore:
questi ultimi tengono molto di più al gregge! Così lui considera suoi
i discepoli, tanto da chiamarli per nome, conoscerli profondamente,
indicargli la strada giusta e correre a recuperarli quando si perdono.
- Cammina davanti. Come alcuni grandi
condottieri della storia, Gesù non manda avanti gli altri, ma apre la
strada. È il primo a mettere in pratica ciò che predica, e non smette
mai di guidare e sostenere i suoi amici. Ancora oggi.
- Perché abbiano la vita. In questa frase
troviamo sintetizzato lo scopo della sua missione tra gli uomini e il
senso della sua vita: portare a tutti la salvezza, metterli in
condizione di vivere pienamente. Sì, perché una vita abbondante
è il dono di Dio a tutti, ma pochi riescono a sfruttare le sue
potenzialità a causa del male. Gesù ci ha dimostrato che il male può
essere sconfitto e insieme si può fare sì che tutti godano del paradiso
(=giardino) che Dio ha preparato per noi.
L’IMPEGNO
La Chiesa ci invita oggi a pregare per le vocazioni: sacerdoti,
diaconi, religiosi, ma pure chi vive nella fede la propria condizione di
coppia e di famiglia. Fin da ragazzi chiediamo a Dio di poter sentire
la sua chiamata e seguire la sua voce. In essa troveremo la nostra gioia
e realizzeremo ciò per cui siamo nati.
La riflessione (commento a cura di Mara Colombo)
Ricordiamo allora sempre di cercare la porta
per uscire, non affatichiamoci a trovare altre uscite di fortuna, perché
nessuna può darci la certezza di vivere né tanto meno di essere felici!
La vignetta di Fano