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Vangelo Ragazzi: Gesù in ogni famiglia

Vangelo Ragazzi: Gesù in ogni famiglia

Videovangelo della domenica in cartoni animati

I domenica dopo Natale anno B


Anche noi vogliamo capire

PRIMA LETTURA (Gen 15,1-6; 21,1-3)

Per capire
* Scudo. Protezione. Mentre il cavaliere in guerra armeggiava con la spada, l'altro braccio sorreggeva lo scudo a protezione del corpo.
* Senza figli. Per l'uomo nell'antichità il portare a termine i giorni della vita senza aver avuto figli era comunemente considerato un segno di disapprovazione di Dio o degli dei. Era il grande cruccio di Abramo, che pure si riteneva un uomo buono e non capiva perché non potesse avere eredi nella propria carne.

SECONDA LETTURA (Eb 11,8.11-12.17-19)

Per capire
* Fede. Assieme a speranza e carità, è virtù teologale, ossia dono divino, proveniente dall'alto. In senso religioso e cristiano "fede" è confidare in Gesù e credere nei suoi insegnamenti.

VANGELO (Lc 2,22-40)

Per capire
* Il Cristo del Signore. È l'Unto di Jahwè, il Messia che Dio aveva promesso e che era atteso dai giudei.
* Caduta. Gesù è "pietra di inciampo" per coloro che non credono e per coloro che non perseverano nel credere in Lui.

PER RIASSUMERE... Siamo tutti sotto la protezione di questa famiglia esemplare, in cui ciascuno resta sottomesso agli altri due nel rispetto, nella fiducia, nella dedizione.

La riflessione (commento a cura di Maria Teresa Visonà)

Abbiamo festeggiato appena qualche giorno fa la nascita di Gesù, dono del Padre per la nostra salvezza.

Oggi festeggiamo la Sacra Famiglia di Nazareth senza la quale non si sarebbe potuto realizzare questo progetto d'amore di Dio per noi.

Come tutti i bambini, infatti, anche Gesù ha avuto bisogno di una famiglia e ciò che la contraddistingue è proprio la sua presenza: Dio in mezzo a loro con l'aspetto umano di un bambino che Maria e Giuseppe hanno accolto, amato, custodito, aiutato a crescere.

Pensate alla grandezza di questa famiglia... il Creatore che vive accanto a loro, che ha bisogno di tutto come tutti i bambini del mondo, che piange, che ride, che si prende l'influenza, che va a scuola, che gioca... proprio come tutti voi!

Ma Maria e Giuseppe non hanno insegnato a Gesù solamente a parlare, a camminare, a lavorare... gli hanno insegnato anche a pregare: lo hanno educato alla fede, lo hanno portato ogni sabato alla Sinagoga, hanno letto assieme a lui le Sacre Scritture, gli hanno parlato di Dio.

Dal modo di vivere di Maria e Giuseppe noi capiamo quale dovrebbe essere il compito di tutti i componenti di tutte le famiglie del mondo: far conoscere l'amore del Padre.

I genitori sono chiamati ad essere i primi annunciatori del vangelo nei vostri confronti, ma anche voi avete il grande compito di vivere come viveva Gesù!

Mica facile, certo, ma possibile perché ve lo chiede Lui e, se Lui lo chiede, dà anche la capacità per farlo.

Voi potreste dire: "Ma la famiglia di Nazareth era fortunata perché c'era Gesù vivo e vero con loro!". Sicuramente! Ma anche nelle vostre famiglie c'è, ed è vivo e vero assieme a voi.

Non è presente in carne ed ossa, ma è presente ogni volta che voi amate.

Ce l'ha detto Lui: "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". E poi ancora: "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

E quando Lui è con voi, sicuramente si fa vedere e sentire....

Lui è con voi quando fra tutti i componenti della vostra famiglia c'è armonia, quando siete capaci di perdonarvi vicendevolmente, quando ubbidite a mamma e papà, quando rispettate i nonni, i fratelli... quando cioè c'è l'amore reciproco.

A volte non sempre è così, perché i momenti difficili ci sono per tutte le famiglie.

Ma vi voglio svelare un segreto importantissimo: quando vedete che qualcosa non va, sapete cosa dovete fare? Cercare, in qualche luogo della vostra casa, un posto tutto vostro per parlare a tu per tu con Gesù e, una volta ricevuta la forza che Lui vi darà, chiedere ai vostri genitori di pregare assieme a voi.

Non vergognatevi mai, ma proprio mai, di chiedere loro di pregare con voi!

Potrebbe essere prima dei pasti, o alla sera prima di andare a letto, o al mattino... Potreste anche chiedere a mamma e papà di partecipare alla Messa domenicale tutti assieme, oppure chiedere di entrare in chiesa per salutare Gesù ogni volta che ci passate davanti... inventatevi voi i momenti più opportuni! Quante volte, attraverso l'innocenza e la semplicità dei bambini, il Signore compie cose meravigliose!

State dunque sempre sull'attenti, indossate l'armatura di Cristo, che è l'armatura dell'amore, per combattere ogni problema, ogni difficoltà, ogni incomprensione: Dio conta su di voi.

Nel Vangelo di oggi ci viene raccontato il momento della presentazione al tempio del piccolo Gesù.

All'epoca, tutti i primogeniti maschi venivano portati a Gerusalemme in questo luogo sacro, come riconoscimento che il primo figlio apparteneva a Dio. A questo si aggiungeva l'offerta di due tortore o giovani colombe da sacrificare.

Due tortore era l'offerta dei poveri... povera infatti era la famiglia di Gesù.

Maria e Giuseppe, dunque, con questo gesto, si dimostrano fedeli ai doveri religiosi prescritti dal popolo di Israele.

Leggendo questo vangelo mi sembra di vedere questa famigliola mentre entra nel Tempio quasi "in punta dei piedi", forse anche un po' timorosa, ma forte della fede che deriva dal loro "Sì" a Dio.

Si ritrovano in mezzo a tantissimi pellegrini, mercanti, sacerdoti... una folla rumorosa e presa da tante cose. Non hanno mai visto nessuno dei presenti e nessuno ha mai visto loro.

Ma ad un certo punto si avvicinano due persone anziane che li riconoscono e che parlano loro a nome di Dio.
Le parole che dicono stupiscono Maria e Giuseppe.

Pensavano di essere due persone qualsiasi fra le tante ed invece...

Il primo che va loro incontro è Simeone, uomo giusto, pio, guidato dallo Spirito Santo.

Riconosce in quel bambino il Signore, il Messia tanto atteso, il Salvatore, e benedice Dio dicendo che ora avrebbe potuto morire in pace perché i suoi occhi avevano visto la salvezza preparata per tutti i popoli. Rivela inoltre a Maria che una spada le avrebbe trafitto l'anima... sapete bene quale sarà questa spada, questo dolore, vero bambini?

L'altra persona che li accoglie con gioia è Anna, una anziana profetessa di ottantaquattro anni che non si allontanava mai dal Tempio: Anna comincia a lodare Dio e a parlare del bambino a tutti coloro che aspettavano il Messia.
Maria e Giuseppe ascoltano.

Essi ascoltano la profezia che li riguarda, aprono il cuore a quelle parole anche se non comprendono ancora completamente il significato.

Mi sto chiedendo se anche noi siamo capaci di ascoltare le parole di Dio con la stessa fede con cui l'hanno fatto Giuseppe e Maria.

Quali sono i momenti in cui voi potete ascoltare la Parola di Dio?

Durante la Messa quando vengono proclamate le Letture, a casa quando leggete qualche pezzettino di vangelo (lo fate, vero?), quando ascoltate i catechisti, i sacerdoti, i genitori, tutte le persone che vi vogliono bene e che vi vogliono far conoscere Gesù.

Voi sapete bene che la Parola è come un seme che il Signore sparge dappertutto e, a seconda del terreno che trova, può crescere o morire.

Che tipo di terreno è il vostro cuore? Non penso che voi vogliate lasciarla morire...

A questo riguardo Maria e Giuseppe sono il nostro esempio più grande: loro hanno accolto la Parola "in persona", hanno accolto il Signore e per Lui hanno vissuto.

Per quanto straordinaria, la famiglia di Nazareth è una famiglia come tutte, con le sue gioie, i suoi dolori, i suoi problemi... nemmeno per loro la vita è stata facile, lo sappiamo tutti.

A partire dal concepimento fino alla morte in croce di Gesù, la sofferenza li ha accompagnati, ma con la fede, con l'unità e con l'amore reciproco hanno saputo superare ogni ostacolo.
Il loro segreto? Fare ogni cosa secondo la volontà di Dio.

Il vostro impegno? Costruire la famiglia di Dio.

La vignetta di Robihood


#Strade Dorate:
Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.



Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.

Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi. 31 dicembre 2017

30/12/2017 Categoria: Torna all'elenco