Contestualizzandolo con l’accenno al drammatico arresto del Battista, Marco ci racconta, nello stile essenziale che lo caratterizza, l’inizio della predicazione di Gesù e ne cita i temi principali: il tempo opportuno, l’occasione da cogliere è finalmente arrivata; il momento in cui Dio sarà re è vicino; la necessità di un cambiamento radicale di mentalità e di vita e l’invito a dare fiducia alla novità, alla grande notizia che cambierà il mondo.
L’episodio della chiamata dei primi discepoli ci dice gli effetti sorprendenti delle sue parole sulle due coppie di fratelli nella Galilea di quegli anni e sui discepoli di oggi e di sempre.
Gesù cammina lungo il mare di Galilea, sulla spiaggia, zona di confine tra l’acqua e la terra. Nella Bibbia le acque, e in particolare il mare, sono spesso segno di vita ma insieme anche di morte, di male, di tutto ciò che fa affondare e impaurisce l’essere umano. Qui la spiaggia è anche luogo di lavoro e di quotidianità per i fratelli pescatori. La proposta è in parte coerente con il percorso di vita dei quattro, diventeranno “pescatori”, e insieme rivoluzionaria, “di uomini” … il pescatore di pesci da’ a questi la morte, chi propone il Vangelo agli uomini da’ loro la vita. La reazione è sorprendente e raccontata in crescendo: dei primi due fratelli si dice che lasciano gli strumenti di lavoro, dei secondi si evidenziano le relazioni lavorative e famigliari.
Cosa dovevano essere quei discorsi di Gesù? E quale tono e quale sguardo accompagnavano la sua Parola per cambiare radicalmente la vita di Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni, sconvolgendone le famiglie e anche gli ambienti lavorativi delle piccole imprese ittiche? Quali parole hanno ribaltato e continuano a ribaltare la nostra vita di discepoli del XXI secolo?
Il vangelo in poche parole