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La Parola è la mia casa: Pagine intonse. La fatica di tagliare per continuare a leggere (Ascensione TP anno B)

La Parola è la mia casa: Pagine intonse. La fatica di tagliare per continuare a leggere (Ascensione TP anno B)

I testi della liturgia del 13 maggio da www.chiesacattolica.it

Il commento alle letture
(da cajetanusparvus.com)

PAGINE INTONSE. LA FATICA DI TAGLIARE PER CONTINUARE A LEGGERE
di p. Gaetano Piccolo



Tutto è tuo: tutto disponi secondo la tua piena volontà.

Ignazio di Loyola

I racconti di Pasqua, quelli che descrivono gli eventi immediatamente successivi alla risurrezione di Gesù, parlano spesso di delusione, come nel caso dei discepoli di Emmaus, di paura come la prima finale di Marco, in cui le donne fuggono dal sepolcro senza dire niente, di porte chiuse, come quelle del Cenacolo, in cui i discepoli si sono chiusi dentro.

Il rischio dunque di rimanere delusi, fermi e chiusi dentro è sempre in agguato, soprattutto in quei tempi della vita in cui non riusciamo a capire cosa sta avvenendo, nelle situazioni in cui saltano i nostri schemi o quando ci troviamo davanti a fatti che ci sembrano più grandi di noi.

 

Non mi meraviglia, dunque, che l’intervento di Gesù risorto vada proprio nella direzione di rimettere in moto delle vite che rischiano di rimanere inceppate sotto il peso dell’incomprensione. Per andare avanti, bisogna rileggere e salutare il passato.

L’episodio dell’ascensione di Gesù al cielo è un momento di congedo, necessario per poter ripartire. Non a caso, questo evento è non solo la fine dei Vangeli, ma anche l’inizio degli Atti degli apostoli. È un evento che genera proprio perché permette di prendere congedo da quello che è avvenuto.

A volte anche noi siamo incapaci di ripartire nella vita perché rimaniamo attaccati a quello che è successo, rischiamo di fissarci senza la capacità di voltare pagina.

Questi versetti sono attraversati da verbi di movimento: Gesù invita ad andare. E alla fine i discepoli mostrano di aver accolto l’invito di Gesù, infatti partirono e predicarono. Nella loro vita è avvenuto un cambiamento e si sono rimessi in moto.

Per ripartire, occorre prendere atto che le cose sono cambiate. A volte è proprio questa la fatica più grande: le cose non rimangono mai uguali per sempre, c’è una novità in cui di volta in volta dobbiamo entrare. Ma insieme al cambiamento c’è anche una promessa: il testo del Vangelo dice infatti che anche dopo l’ascensione, anche quando i discepoli pensano di dover affrontare da soli le vicende del mondo, il Signore agiva con loro. È vero, il contesto è diverso, ma Gesù non li abbandona!

Questa comunione con Gesù si esprime attraverso dei segni concreti, che raccontano anche la durezza dell’esperienza: Gesù manda i discepoli nel mondo, ma senza nascondere le fatiche. Eppure, se resteranno nella comunione con il Signore, saranno capaci di scacciare i demoni, ovvero le tentazioni, le minacce, le invidie, i tentativi di divisione, quei demoni che agiscono da fuori e da dentro; saranno capaci di parlare lingue nuove, ovvero di comunicare laddove sembra impossibile, di entrare in contesti sconosciuti, di abitare culture che sembrano distanti; prenderanno in mano i serpenti, potranno maneggiare la malizia e la maldicenza, non saranno toccati dal veleno che i nemici immetteranno nella loro vita e in quella della comunità; guariranno i malati, porteranno consolazione, cureranno le ferite di un mondo lacerato dagli odi e dall’egoismo.

Come la pioggia e la neve, così il Figlio è venuto dal cielo e ha fecondato l’umanità con la sua Parola. Ora ritorna da dove è venuto, perché questa è la dinamica di ogni vero dono che viene dal Padre. E Gesù è il dono per eccellenza, la misericordia che attraversa la nostra vita. Come ogni dono, così Gesù, non può essere trattenuto. Guardando Gesù che ritorna al Padre, siamo invitati a ripensare alla dinamica di tutta la nostra vita: accogliere quanto ci viene dal Padre e vivere la disponibilità a lasciarlo andare, perché nulla mai ci appartiene.

Il vangelo in poche parole


«Se io fossi un contemporaneo di Gesù, se fossi uno degli Undici ai quali Gesù, nel giorno dell'Ascensione, ha detto: "Lo Spirito santo verrà su di voi e riceverete da lui la forza per essermi miei testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, la Samaria e fino all'estremità della terra" (At 1,8), nell'atto di congedarmi dai fratelli, sapete cosa avrai preso con me? Innanzitutto il bastone del pellegrino e poi la bisaccia del cercatore e nella bisaccia metterei queste cinque cose: un ciottolo del lago; un ciuffo d'erba del monte; un frustolo di pane, magari di quello avanzato nelle dodici sporte nel giorno del miracolo; una scheggia della croce; un calcinaccio del sepolcro vuoto. E me ne andrei così per le strade del mondo, col carico di questi simboli intensi, non tanto come souvenir della mia esperienza con Cristo, quanto come segnalatori di un rapporto nuovo da instaurare con tutti gli abitanti, non solo della Giudea e della Samaria, non solo dell'Europa, ma di tutto il mondo: fino agli estremi confini della terra. Ecco, io prenderei queste cose. Ma anche il credente che voglia obbedire al comando missionario di Gesù dovrebbe prendere con sé queste stesse cose».

don Tonino Bello

La Parola da vivere


Parola da vivere durante la settimana: INVIATI NEL MONDO

La fede nell’ascensione squarcia il velo che nasconde il futuro e ne rivela la direzione e il significato. L’ascensione di Gesù significa che l’amore ha l’ultima parola, che la verità ha vinto sulla menzogna, che la solidarietà ha inaugurato un mondo nuovo. Per questo non sopravviverà solo l’amore, ma il cuore che ama, non rimarrà solo la verità ma la persona che per la verità ha vissuto e sofferto.

 
Altri commenti affidabili, semplici, profondi

p. Marko Ivan Rupnik: www.clerus.va (testo)
Piero Stefani: www.ilregno.it (testo)
Enzo Bianchi: www.monasterodibose.it (testo)
p. Ermes Ronchi: www.avvenire.it (testo)
p. Alberto Maggi: www.studibiblici.it (testo; video)
don Claudio Doglio: dondoglio.wordpress.com (video; audio)
don Claudio Doglio: www.symbolon.net (testo)
p. Gaetano Piccolo: cajetanusparvus.com (testo)
Acli.it: vivere la domenica (testo)
sr. Mariangela Tassielli: cantalavita.com (testo)
Ileana Mortari (teologa): www.chiediloallateologa.it (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
don Enzo Pacini (cappellano del carcere di Prato): www.toscanaoggi.it (testo)
Paolo Curtaz: www.tiraccontolaparola.it (testo, audio, video)
don Tonino Lasconi: www.paoline.it (testo)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)

Per chi vuole qualcosa di più: Esegesi, lectio divina e meditazioni

Comunità Kairòs: Lectio (testo)
Carmelitani: Lectio divina quotidiana (testo)
Combonianum.org: Lectio divina (testo)
Centro apostolato biblico: www.centroapostolatobiblico.it (testo)

12/05/2018 Categoria: Torna all'elenco