Una grande tempesta – vento forte e
onde alte – e una barca. O forse qualche barca in più, ma pur sempre
semplici barche. Pochi ma sufficienti dettagli per far sentire anche
sulla nostra pelle il senso dello smarrimento, dell’impotenza, della
paura.
Chi era al comando di quelle barche sapeva il fatto suo:
pescatori, certamente, avvezzi a gestire anche acque in tempesta… eppure
quelle acque che riempivano ormai la barca sembravano legare mani e
pensieri. L’unico sentimento che sembrava attraversare la mente di tutti
era: «Siamo perduti!».
E di fatto è la nostra stessa storia. Siamo
esperti di vita. Spesso e volentieri molti tra noi vivono con
l’illusione di farla franca sempre e comunque. Altri, fortunatamente mai
toccati da malattie o problemi seri, vivono come se tutto fosse dovuto e
scontato. Altri ancora sembrano avvezzi a gestire situazioni pesanti e
problematiche, riuscendo anche a distribuire consigli a destra e a
manca. Ma poi, quando la vita diventa una tempesta di vento e onde,
quando su di noi si abbattono imprevisti e incontrollabili problemi,
quando non riusciamo più a tenere sotto contro nulla – neppure noi
stessi –, allora tutto in noi sembra bloccarsi, come cementato da un
unico paralizzante pensiero: «Siamo perduti, sono perduta, sono
perduto».
E se siamo gente di fede, o se in qualche modo siamo
abituati a pensare che Dio abbia a che fare anche con la nostra storia,
allora dura e repentina schizza fuori dalle nostra labbra la stessa
domanda dei discepoli: «Signore, non ti importa che siamo perduti?».
Vorremmo vederlo alzarsi e minacciare vento e onde. Vorremmo vederlo mettere un freno ai nostri problemi, tutto d’un colpo.
Vorremmo?
Ma lui c’è, e anche ora parla al nostro cuore: «Perché hai paura?
Perché non riesci a credere, a fidarti, ad affidarti?».
La fede non
ci toglie dalle tempeste. Non ci esenta dalle bufere. Ci insegna a
viverle, a restare come lui fiduciosi e sereni anche quando tutto
attorno a noi è minaccia.
Diciamolo a noi stessi: «Oggi, tra le mie paure, Signore, tu sei la pace del mio cuore».
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Tu sei la pace del cuore
Tra venti di bufera e mari in tempesta,
tu sei la pace del cuore, Signore Gesù.
In ciò che ci travolge e ci toglie la gioia,
tu sei la nostra gioia.
In ciò che ci sorprende e ci inquieta,
tu sei la nostra casa sicura.
In ciò che ci spaventa e ci indebolisce,
tu sei la nostra forza.
Tu, Signore Gesù,
sei il cuore della nostra fede,
la sorgente della nostra fiducia,
la fonte di ogni nostro sì alla vita.
Ti lodiamo e ti benediciamo. Amen.