Il messaggio di Quaresima 2021: essere una Chiesa che insieme cerca risposte di speranza
«Niente accade senza che Dio lo permetta e Dio niente permette che non possa tornare a sua gloria». Si ispira a questa massima della mistica francese Madelaine Delbrêl il vescovo della diocesi di Como, monsignor Oscar Cantoni, mentre illustra i punti salienti del suo messaggio per la Quaresima 2021. «Il mio vuole essere innanzitutto un invito a valorizzare l’attuale tempo di crisi come una sfida per costruire il futuro – ci spiega –. In secondo luogo sollecito a riscoprire il sacramento della Riconciliazione, che negli ultimi tempi mi sembra sia stato un po’ trascurato. Infine raccomando la lettura, lo studio e l’approfondimento dell’enciclica “Fratelli tutti”, con un’apertura dello sguardo verso i più fragili, a partire da un impegno di aiuto concreto ai nostri missionari fidei donum in Perù, che stanno affrontando una situazione gravissima a causa della pandemia da coronavirus».
Le
conseguenze del Covid-19 sono evidenti nelle nostre comunità. «Come
cristiani – scrive Cantoni nel suo messaggio – mediante un comune
discernimento, abbiamo il compito di trasformare questa fase critica della nostra storia in una occasione di conversione missionaria della pastorale»,
mentre, nello stesso tempo, «ci confrontiamo con l’umanità a noi
prossima per offrire una corretta interpretazione degli eventi che ci
stimolano a una nuova ripartenza». C’è, insomma, la necessità di un
aiuto «vicendevole – ribadisce il presule – per accogliere i segni
pasquali presenti dentro questo tempo di complessità, che dobbiamo
pazientemente decifrare, anche se a fatica». In tutto il messaggio si
legge in filigrana la sollecitazione a essere «come credenti e come
cittadini» una «presenza di speranza», allontanando
ogni forma di disimpegno e sentendosi interpellati «dalle situazioni
allarmanti che derivano da solitudine, isolamento sociale, disagio
mentale, malattia» e dalle nuove forme di povertà che penalizzano
soprattutto «giovani, famiglie, anziani, disabili e categorie fragili».
Mutuando le parole di papa Francesco e del cardinale Gualtiero Bassetti,
anche monsignor Cantoni parla di un necessario «vaccino del cuore»,
per «riconciliarci con Dio e per prenderci cura, responsabilmente, di
coloro che la società considera come un peso». Dal Vescovo di Como anche
il suggerimento di mettere in rete, condividere, raccontandole
dalle colonne del “Settimanale” diocesano, le belle «iniziative di
carità» realizzate in parrocchia o come singoli. «È bello
sentirsi Chiesa che cerca insieme le risposte alle domande suscitate dal
tempo di pandemia». Solo così «quello quaresimale sarà un cammino
operoso».