Oratorio

Un pilastro portante di ogni comunità cristiana è l’oratorio. Seguendo gli esempi di san Filippo Neri e di san Giovanni Bosco, gli oratori sono nati come occasioni educative per i ragazzi e i giovani, ad opera di adulti motivati e preparati, che vogliano bene ai ragazzi e collaborino con gli altri adulti (i genitori in primis) per la loro crescita umana e cristiana. Le attività oratoriane possono svolgersi in qualsiasi spazio o ambiente. L’”oratorio” infatti, prima ancora che un insieme di spazi e strutture, è innanzitutto uno stile, una cura, un’attenzione della Comunità tutta verso i più giovani.

Nella nostra Valle le diverse iniziative si svolgono a rotazione nei diversi spazi disponibili. L’attività più conosciuta, oltre alla catechesi e alle feste ad essa collegate, è l’avventura estiva del GREST, che coinvolge attivamente famiglie, educatori e diversi animatori.

Ma anche durante l’anno diverse sono le occasioni per “educare divertendo” e “divertire educando”: in alcuni paesi un gruppo di volontari adulti garantisce l’apertura settimanale dell’oratorio, proponendo attività ludiche e ricreative molto varie; in altri ci sono proposte di animazione liturgica e di canto adatte alla fascia dei ragazzi; ci sono poi proposte occasionali legate a tornei, teatri, compleanni, feste del paese, ecc.

Suggerimenti e materiali per l’animazione cristiana degli oratori sono a disposizione anche sul sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org.

Avvisi

Vangelo Ragazzi: Piccoli o grandi. Chi mettere al centro?

Vangelo Ragazzi: Piccoli o grandi. Chi mettere al centro?

 Videovangelo della domenica in cartoni animati XXX dom TO

La riflessione (a cura di don Roberto Seregni)

Quello del cieco è l'ultimo dei miracoli raccontati nel Vangelo di Marco. Ultimo e definitivo: la guarigione dalla cecità. Gesù si prepara ad entrare a Gerusalemme e gli occhi dei discepoli si devono aprire per riconoscere la novità inaudita del Messia Crocifisso. Proprio per questa ragione, l'evangelista non solo racconta un miracolo, ma tratteggia i lineamenti essenziali del discepolato: l'ascolto, l'invocazione, la preghiera, la chiamata, l'incontro personale con Gesù e la sequela. Il cieco Bartimeo è presentato dall'evangelista come il prototipo del discepolo.

Leggendo con attenzione questo testo, emerge con forza anche la dimensione fisica della sequela. Forse lo dimentichiamo troppo spesso: seguire Gesù non è solo una questione intellettuale o spirituale. Tutta la persona, tutto il corpo deve essere coinvolto nel cammino con Gesù. Marco sottolinea questa dimensione: gli orecchi lo ascoltano, la bocca grida, prega e dialoga con Gesù, le mani si liberano del mantello, i piedi corrono verso di lui e gli occhi lo vedono e lo seguono.

Seguire Gesù è una rivoluzione radicale. Lui non vuole salvare la tua anima, lui vuole salvare te. Tu vali tutto il suo sangue, tutto il suo amore.

La vignetta di Fano


#Strade Dorate:
 
Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.



Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.

23/10/2021 Categoria: Torna all'elenco