Gruppo missionario

La missionarietà è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Non c’è Chiesa se non c’è la voglia di testimoniare il vangelo e di annunciarlo con le opere, le parole, la vita, l’esempio. La vita di ogni comunità cristiana poggia infatti sui tre pilastri dell’annuncio della Parola di Dio (catechesi), della liturgia (celebrazione) e della testimonianza della carità (servizio).

Oltre alle diverse iniziative singole a sostegno di missionari o altre proposte occasionali (vedi adozioni a distanza, negozi equosolidali, stampa missionaria, ecc.), anche nella nostra Valle si è costituito un gruppo di persone che ha come scopo di tenere viva nelle parrocchie l’attenzione verso la missionarietà e l'apertura della comunità cristiana e, in qualche circostanza, organizzare anche qualche raccolta di soldi o di altri beni a sostegno delle opere missionarie.

Per saperne di più, puoi consultare il sito www.centromissionariocomo.it oppure, per uno sguardo nazionale, vai su: www.chiesacattolica.it, alla voce “missio” .

Avvisi

Vangelo Ragazzi: Passare da Gesù

Vangelo Ragazzi: Passare da Gesù

Videovangelo della domenica in cartoni animati

Videovangelo bambini 4 dom TP anno A

Anche noi vogliamo capire

Il pastore e le sue pecore

Gesù oggi si paragona a un buon pastore che tiene a ogni sua pecora, la chiama affettuosamente per nome e la guida ai pascoli migliori. Attraverso di lui, come se fosse una porta sempre aperta, gli esseri umani possono raggiungere la pienezza della vita: benessere, gioia e pace in questo mondo e in quello futuro, quando saremo con Dio.

PER CAPIRE

    • Le sue pecore. Gesù ha notato una notevole differenza tra i guardiani stipendiati e i proprietari delle pecore: questi ultimi tengono molto di più al gregge! Così lui considera suoi i discepoli, tanto da chiamarli per nome, conoscerli profondamente, indicargli la strada giusta e correre a recuperarli quando si perdono.
    • Cammina davanti. Come alcuni grandi condottieri della storia, Gesù non manda avanti gli altri, ma apre la strada. È il primo a mettere in pratica ciò che predica, e non smette mai di guidare e sostenere i suoi amici. Ancora oggi.
    • Perché abbiano la vita. In questa frase troviamo sintetizzato lo scopo della sua missione tra gli uomini e il senso della sua vita: portare a tutti la salvezza, metterli in condizione di vivere pienamente. Sì, perché una vita abbondante è il dono di Dio a tutti, ma pochi riescono a sfruttare le sue potenzialità a causa del male. Gesù ci ha dimostrato che il male può essere sconfitto e insieme si può fare sì che tutti godano del paradiso (=giardino) che Dio ha preparato per noi.

L’IMPEGNO

La Chiesa ci invita oggi a pregare per le vocazioni: sacerdoti, diaconi, religiosi, ma pure chi vive nella fede la propria condizione di coppia e di famiglia. Fin da ragazzi chiediamo a Dio di poter sentire la sua chiamata e seguire la sua voce. In essa troveremo la nostra gioia e realizzeremo ciò per cui siamo nati.


La riflessione (commento a cura di Mara Colombo)

Gesù fa esempi un po' strani per aiutarci a capire chi è Dio e come e quanto ci vuole bene!

Dobbiamo pensare che Lui usava esempi legati al suo tempo, tempo in cui quelli che lo ascoltavano erano pastori, contadini, allevavano gli animali o facevano i pescatori. Così nei suoi racconti si parla di pecore, pastori, campi, pesci e barche...

Probabilmente se fosse nato in questi anni, parlerebbe di GIGA, di cellulari, di giochi elettronici, di cuffie che comunicano senza fili... magari ci racconterebbe di un gruppo di ragazzini che giocano al computer e non di un gregge di pecore.

Ma ci possiamo adattare comunque, aggiorniamo il racconto del Vangelo di oggi. Un gruppo di ragazzini che vivono - in questo periodo di pandemia chiusi in casa - e crescono. Ogni giorno si trovano a fare delle scelte, alcune facili (quale maglietta indosserò oggi per fare lezione on line?), alcune invece più difficili (Sarà il caso di pregare oggi visto che Dio non fa nulla per farci uscire da questa situazione?), alcune che guardano al futuro (chissà quando ritorneremo in giro per le strade o al parco a giocare?), altre più immediate (arriverò a sera senza fare a botte con mio fratello?).

In questo crescere abbiamo delle guide - i pastori del racconto di Gesù - che vogliono il nostro bene, che certe volte devono insistere per farci fare alcune fatiche che non vogliamo proprio accettare, che a volte devono dirci di no... insomma quei pastori che conducono le pecore nell'ovile quando ci sono dei pericoli.

Nel racconto di Gesù, poi, di chi si parla? Di ladri e furfanti! Quelli ci sono anche oggi, non serve cambiare i loro nomi per identificarli: sono tutte quelle persone (e con internet a volte sono solo messaggi e non vediamo chi ci sta dietro) che cercano di portarci lontano dal bene. Chi ci inganna, chi ci dà false notizie, chi cerca di convincerci a fare ciò che è male, chi non ci stimola ad aiutare chi chiede aiuto, chi cerca di convincerci che restare a casa vuol dire dormire, guardare la TV e fare finta di studiare anziché impegnarci in mille modi per imparare e aiutare chi vive con noi. Potremmo fare mille esempi, ma spesso sappiamo riconoscere chi non vuole il nostro bene, solo che non li chiamiamo furfanti perché ci fa comodo.

Adesso arriva la parte di Gesù. Cosa fa Gesù nella storia? Non è un ladro, né un lupo; non è una pecore e nemmeno un pastore. Gesù è la PORTA dell'ovile. Cioè? Come fa a fare la porta? E poi per noi oggi, cosa vuol dire?

Innanzitutto dobbiamo cogliere una notizia bellissima: Gesù fa la porta per passare attraverso di Lui e questo significa che vuole vederci tutti USCIRE! In questo tempo difficile capiamo bene la bellezza di questo verbo: USCIRE! Bisognerà farlo con cautela: dovremo uscire dalle nostre case seguendo leggi e restrizioni, ricordando guanti e mascherine. Ma non è tutto. Gesù ci chiede di uscire cioè di vivere - dentro e fuori casa - di fare le nostre scelti di tutti i giorni, di affrontare ogni momento della giornata passando attraverso di Lui.

Che cosa succede se passiamo in mezzo ad un getto d'acqua? Ci bagniamo! E se poi passiamo attraverso un soffiatore di aria calda? Probabilmente possiamo immaginare che ci ritroveremo caldi e asciutti. Passare attraverso il fuoco ci brucerebbe - ecco perché non ci proviamo nemmeno! - passare in mezzo tra due casse che "pompano" musica a volume altissimo, ci farebbe uscire sordi e frastornati.
E passare attraverso Gesù? Come si fa e che cosa ci succede?

Quando ci svegliamo la mattina, facciamo il segno della croce e salutiamo Gesù; il giorno della festa della mamma recitiamo un'Ave Maria pensando a lei; se dobbiamo prendere una decisione non troppo facile chiediamoci cosa avrebbe fatto Gesù al posto nostro; quando ci accorgiamo di non essere soli, sorridiamo, ringraziamo, diciamo "ti voglio bene" alle persone che amiamo; se qualcuno ha bisogno di aiuto non tiriamoci indietro facilmente; se abbiamo un compito facciamo sempre del nostro meglio. Ecco come si fa a passare attraverso Gesù. Dobbiamo cercare di fare come Lui avrebbe fatto al posto nostro. Se siamo incerti, ricordiamoci dei pastori della nostra vita: non solo i preti o le suore, ma mamma e papà, i nonni, zii, maestre,... chi vuole davvero vederci felici!

Se ci pensiamo bene è facile adesso, capire che cosa succede a chi non scavalca il recinto o rompe dei pali per uscire ma passa attraverso la porta Gesù: vivrà giorni felici ed altri meno, dovrà affrontare gioie e dolori, si ammalerà, guarirà, giocherà, avrà degli amici e incontrerà anche dei nemici,... ma si sentirà sempre forte, felice, capace di farcela, sicuro di vincere! Perché SE PASSIAMO DA GESU' VINCEREMO LA MORTE E VIVREMO PER SEMPRE!

Ricordiamo allora sempre di cercare la porta per uscire, non affatichiamoci a trovare altre uscite di fortuna, perché nessuna può darci la certezza di vivere né tanto meno di essere felici!

La vignetta di Fano


Attiviamoci con la vignetta di Fano

#Strade Dorate: Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.



Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.

Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica 3 maggio 2020 per i ragazzi

Commento al Vangelo per bambini e ragazzi a cura di don Nicola Salvemini



Dalla parrocchia Sacra Famiglia in Corato (BA) un commento per i ragazzi per tentare di vivere la comunità nella gioia oltre questo tempo difficile di pandemia.

Commento al Vangelo di domenica 3 maggio 2020 per bambini e ragazzi

02/05/2020 Categoria: Torna all'elenco