Videovangelo della domenica in cartoni animati
Videovangelo bambini dom Corpus Domini anno C
Anche noi vogliamo capire
PRIMA LETTURA (Genesi 14,18-20)
Melchisedek fu re e sacerdote di Gerusalemme, abitata a quel tempo da pagani. Egli offre pane e vino, cibi che nell’ultima cena sono trasformati nel corpo e nel sangue del Signore; anche per questo nel Nuovo Testamento viene ritenuto simbolo e anticipazione della regalità e del sacerdozio eterno di Gesù.
* Capire le parole
– Melchìsedek. È una figura di cui si parla solo in questa circostanza. Per questo appare abbastanza misteriosa. Tuttavia viene portato come modello di intermediario tra Dio e gli uomini, nell’attesa che nella Nuova Alleanza il sacerdote divenga segno-persona di Gesù.
– La decima. Era un requisito della legge: tutti gli Israeliti avrebbero dovuto dare la decima parte di tutto quello che guadagnavano, devolvendolo al tempio per provvedere ai bisogni dei sacerdoti e dei levìti.
SECONDA LETTURA (1 Corinzi 11,23-26)
A Corinto anche la messa era diventata occasione di discriminazioni e divisioni nella comunità. E allora Paolo racconta il momento in cui Gesù, nel gesto eucaristico, ha fatto vedere che lui ha donato totalmente la propria vita. I cristiani, ripetendo il gesto di Gesù, dicono di voler offrire anch’essi la propria vita ai fratelli.
* Capire le parole
– Nella notte in cui veniva tradito. Nonostante il tradimento Gesù porta a compimento la sua missione universale di salvezza, senza escludere nessuno.
– Questo è il mio corpo. Il pane che Gesù ha tra le mani e offre, continua ad apparire come tale ai sensi, ma nella sua sostanza «diventa» realmente Gesù.
VANGELO (Luca 9,11b-17)
Luca racconta la moltiplicazione dei pani e dei pesci, sintesi dell’esperienza del popolo di Israele nell’Esodo, che anticipa anche il dono dell’Eucaristia, ossia i gesti di Gesù affidati agli apostoli per portare il pane della salvezza a tutti.
* Capire le parole
– Congeda la folla. La preoccupazione dei discepoli si limita al mettere la gente in condizione di far rientro nei rispettivi villaggi. La premura di Gesù invece va oltre: sfamare da subito gli indigenti, senza rimandare.
– Cento gruppi da cinquanta. A noi possono sembrare cifre notevoli e lo sono! Gesù non si risparmia nel dar da mangiare a tutti e a ciascuno.
PER RIASSUMERE… La parola «memoria» non serve a Gesù per chiedere di ricordare il suo gesto senza più dimenticarlo. Il termine usato è «memoriale», che sta per un avvenimento che viene rivissuto e messo a disposizione di coloro che «celebrano». Così l’Eucaristia estende nel tempo il sacrificio della croce e raggiunge tutti i credenti, offrendo il pane di vita eterna e il vino della salvezza.
La riflessione (commento a cura di Mara Colombo)
Ma perché Gesù ha scelto proprio del pane? Un
cibo semplice, che tutti possono avere. Si ottiene impastando della
farina che ci ricorda il lavoro dell'uomo con acqua che ci fa fare
memoria del nostro Battesimo con cui il Signore ci ha lavato dal
peccato; questo impasto così semplice ma prezioso viene poi cotto - come
diceva Sant'Agostino - col calore del fuoco dello Spirito Santo. Ed
ecco pronto ciò di cui davvero non possiamo fare a meno per essere
felici! Felici già adesso e felici per l'eternità!
La vignetta di Fano